RAGE 2 fa parte di quella schiera di seguiti che dal predecessore prendono poco e niente. Con lo sparatutto in prima persona del 2011 condivide infattti giusto l’ambientazione e il genere, ma se ne distacca in maniera sensibile nel tono, nella struttura di gioco e nella narrazione, perché i trent’anni che dividono i due capitoli segnano una cesura ben più netta di quanto si potrebbe immaginare, con giusto un paio di personaggi del primo richiamati in azione e una storia che non ha praticamente collegamenti. Il tutto per una precisa volontà dei team di sviluppo, Avalanche Studios e id Software (con il primo che ha svolto il grosso del lavoro), desiderosi di dare alla produzione un’identità forte, indipendente dal lascito di un predecessore che si era fatto apprezzare da critica e pubblico, ma senza particolare entusiasmo.

Si tratta di una scelta evidente fin dai primi momenti di gioco, che catapultano subito il giocatore nell’azione, tralasciando una qualunque in...