Nikandreos non è Kratos. Non ha ucciso la sua famiglia, tanto per cominciare, non ha stretto un patto con Ares, non gli sono state donate armi micidiali con cui fronteggiare i suoi nemici, non gode di spiccate doti atletiche e, a dirla tutta, non possiede nemmeno lo stesso fascino e carisma del Fantasma di Sparta. È un guerriero taciturno e poco conosciuto, più simile ad Ettore, che non all’immortale Achille. Eppure ha fegato da vendere. Fegato e un’innegabile abilità con spada, scudo e arco.

Mentre l’umanità attende impotente la sua ora, è l’unico che tenta di ribellarsi agli Dei Olimpici che di punto in bianco sembrano volersi disfare dei fragili abitanti della Terra. Zeus, che pur un tempo li amava, ha ordinato la distruzione totale degli esseri umani, accusati di un progressivo indebolimento fisico e di una condotta morale sempre più licenziosa, coinvolgendo nel diabolico progetto altre figure mitologiche che sono intervenute devastando i villaggi con calamità naturali o facendo ma...