Sangue e tette: nell’universo non c’è binomio che funzioni con altrettanta efficacia quando c’è da fare breccia nelle (perverse) menti di videogiocatori eternamente adolescenti e visibilmente devastati da una crisi ormonale che non conosce fine. Chiunque mastichi cultura nipponica e “trashume” di ogni genere, almeno una volta nella propria vita si sarà imbattuto in Onechanbara: saga che nasce nel 2004 su PlayStation 2 e che rappresenta il perfetto incontro tra le “ambizioni” horror dell’ultimo Dario Argento, quello di Dracula 3D, alle “visioni d’autore” del peggior Tinto Brass. Sangue a fiotti e tette buttate lì a caso, per l’appunto.

Nel fantastico mondo di Onechanbara, vampiri, licantropi e zombi combattono un’infinita guerra per il predominio. La saga, dopo numerosi cambi di fronte, con questo capitolo è giunta a un punto di non ritorno: Baneful e Vampiric, da sempre clan rivali, sono costretti a fare fronte comune contro un nemico ben più temibile e spietato, determinato a usare or...