È probabile che la nostra percezione sia influenzata da un pizzico di patriottismo, ma è dall’uscita dell’italianissimo In Space We Brawl che i brawler games, esclusivamente e tassativamente offline, sembrano diventati il genere di riferimento di una miriade di piccoli team di sviluppo in cerca di fortuna. Nessun bisogno di investire tempo e denaro per amalgamare un contesto narrativo coerente e credibile, nessuna infrastruttura di rete da gestire e amministrare, nessuna preoccupazione su longevità ed effettivo quantitativo di contenuti offerti: effettivamente giochi di questo tipo, ad uno sguardo disattento e superficiale, promettono grandi guadagni con poca fatica.

Il campo di battaglia, tuttavia, inizia ad essere fin troppo affollato se si pensa che, oltre al sopracitato prodotto di Forge Replay, a rompere gli indugi su PlayStation 4 e PC ci aveva già pensato il divertentissimo TowerFall Ascension oltre un anno fa. La piazza è affollata, la concorrenza agguerrita come non mai. Non b...