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Proteus vive sulla sua dimensione onirica, sulla sensazione di esplorazione

Recensito il particolarissimo titolo indie

Proteus, sviluppato da Ed Key e David Kanaga, è l'ultimo in una serie di titoli che, emersi dal panorama indie, stanno spostando un po' più in là i confini tradizionali del videogioco. Assimilabile per impostazione a Dear Esther, capolavoro di grandissimo grado di immersione, ne replica l'essenzialissima struttura di gioco, lasciando al giocatore la sola possibilità di muoversi. Ne differisce totalmente, però, per concezione, nel momento in cui, ad un diverso modo di raccontare una vicenda, ad un particolare approccio narrativo, preferisce creare immersione tramite una totale ed al contempo minimale esperienza visiva, sonora, naturale.

Totale perché Proteus è, principalmente, un viaggio nella natura, nel quale un'isola cangiante, che ad ogni partita cambia forma, si offre senza ostacoli al gi...