Approcciarsi a Ultimate NES Remix, con fredda e scientifica oggettività, può essere tutt’altro che semplice per chi è cresciuto tra un episodio e l’altro di Super Mario. Si corre il rischio di lasciarsi travolgere dalla nostalgia, di scoprirsi prigionieri di ricordi vivissimi e ostaggi di antiche emozioni distorte dal trascorrere del tempo. Anche in assenza di lavori in corso da commentare con intransigente scetticismo, mantenendo una postura plastica che prevede le classiche mani strette dietro la schiena, nei videogiocatori più esperti (per non dire anziani) possono insorgere alcuni sintomi della “sindrome da pensionato”, che, al rivivere di episodi del passato, li porta automaticamente a disprezzare e sminuire tutto ciò a cui giocano i “giovani d’oggi”: “ai miei tempi bastavano due tasti e una croce direzionale per divertirsi”.

Nintendo ci tende una mano a sfuggire da questa piaga pandemica. Come sanno tutti coloro che hanno già apprezzato i due capitoli pubblicati su Wii U<...