La Battaglia di Anghiari è una delle opere leonardiane più famose ma, oggi, non esiste più o, quantomeno, non esiste nella forma in cui il Da Vinci la immaginò attorno al 1503. Il genio toscano sperimentò una tecnica d’affresco rivoluzionaria ma drammaticamente poco efficace e fu costretto a più di una correzione. Leonardo lavorò sulla Battaglia per anni lasciando però il lavoro incompiuto. Quando lo scorso anno uscì Il Re dei Corrotti paragonai Destiny a un affresco incompiuto, avendo bene in testa proprio la singolare vicenda fiorentina. Proprio come il Da Vinci pure Bungie s’è imbarcata in un progetto di portata colossale e si è trovata a dover fare dei cambiamenti in corsa.

Se Il Re dei Corrotti fu una sorta di rifondazione del mondo di Destiny, I Signori del Ferro lavora sulle rifiniture, non offre grandi innovazioni ma cementa quelle che, fra un anno, saranno le basi ludiche di Destiny 2. Bungie, anche al netto della forse eccessiva ambizione, rimane lo sviluppatore di FPS più ab...