Continuità. È questo il mantra, la parola d’ordine che ha influenzato, condizionato, guidato i lavori di Undead Labs su State of Decay 2, sequel che ha le sembianze di un upgrade, quasi di un’espansione, per non dire di un ricco, ricchissimo DLC.

Sembra una critica, per gli amanti delle rivoluzioni a tutti i costi sicuramente lo è, ma non vuole affatto esserlo. Si tratta, più semplicemente, di una presa di coscienza, soprattutto di un avvertimento, quando non di una lieta notizia per chi apprezzò oltremodo la perfetta commistione tra istanze action e ambizioni da gestionale sfoderata dall’originale.

Tutto è rimasto praticamente allo stesso posto, esattamente lì dove lo avevamo lasciato, pronto nuovamente a regalarci la (quasi) perfetta simulazione di mondo post-apocalittico in salsa non-morti.

State of Decay 2 screenshot

Gli scenari messi a disposizione dagli sviluppatori sono tre. I cambiamenti, tuttavia, sono puramente ed unicamente estetici.

Va immediatamente fatta una precisazione in merito, utile ai neofiti ...