Zitto, zitto, buono, buono, The Elder Scrolls Online continua ad intrattenere più che degnamente la sua community da oltre quattro anni, un lasso di tempo di tutto rispetto per un MMORPG sorto e cresciuto tra lo scetticismo e l’ilarità di una notevole fetta di fan della saga di Bethesda. Del resto, quando si è abituati ad essere i prescelti, gli unici eroi capaci di ribaltare puntualmente le sorti di un intero regno, l’idea di essere uno dei tanti, parte di un manipolo di temerari che perpetuamente e ciclicamente completano quest e sconfiggono boss di fine livello, può effettivamente essere destabilizzante, oltre che presupporre e sviluppare una cronica incoerenza narrativa indigeribile per gli amanti più intransigenti del genere.

Da questo punto di vista, la creatura di ZeniMax Online Studios non ha mai affrontato la questione con sufficiente chiarezza, mettendo puntualmente in crisi una soglia dell’incredulità tenuta in piedi più dal desiderio di accrescere le statistiche del proprio...