Si conclude con The Forgotten Sanctum la trilogia di DLC di Pillars of Eternity II: Deadfire, finisce qui la nuova run di Obsidian Entertainment nel genere al team più avvezzo, il gioco di ruolo occidentale con visuale isometrica, perché all’orizzonte c’è un The Outer Worlds che aspetta, ed è di altra impostazione, e chissà quali frutti partorirà l’acquisizione da parte di Microsoft Studios. Il commiato non è esaltante, ma gradevole, perfettamente in linea con i due contenuti aggiuntivi precedenti, a voler essere pignoli il migliore, a conti fatti, si è rivelato il primo, Beast of Winter, trascurabile (ma non brutto) il secondo, Seeker, Slayer, Survivor, e nel mezzo questo terzo, che coinvolge l’Osservatore e i suoi compagni in un’avventura a tratti bizzarra, a tratti oscura, perfettamente in linea con la divinità che in essa è coinvolta, Wael.