Quando c’è di mezzo Suda 51 è difficile fare previsioni, o arrischiarsi in un giudizio tanto definitivo quanto perentorio. Fino all’ultimo minuto, fino ai titoli di coda, e spesso anche dopo, c’è sempre da aspettarsi qualcosa, un colpo di coda, un guizzo, un ultimo fremito capace di stravolgere, sconvolgere, evolvere l’intero senso dell’opera, nonché il significato del viaggio appena intrapreso.

È stato così con l’originale No More Heroes, action di per sé appassionante e divertente già durante la rocambolesca scalata alla classifica dei killer più spietati in circolazione, ancor più unico e speciale a giochi fatti, quando viene finalmente svelato da dove provenga, in realtà, la foga assassina del suo protagonista. Anche il bellissimo Contact, RPG quasi sconosciuto pubblicato su Nintendo DS, sbocciava in tutto il suo splendore nel finale, in un dialogo che metteva in dubbio l’operato del videogiocatore e la certezza di aver parteggiato per i “buoni”.

Non può dirsi altrettanto, purtropp...