Se c’è un brand che negli ultimi anni ha interpretato alla lettera il concetto di multimedialità, quello è sicuramente Assassin’s Creed.

Nata in ambito videoludico, nell’ormai lontano 2007, la saga non ci ha messo molto tempo prima di proporsi anche in altri settori, nel tentativo di imbrigliare e contenere un universo immaginifico vivace, strabordante, ricco di rimandi. Del resto, quando si cominciano a tirare in causa lontanissimi progenitori dalle capacità sovrannaturali, ricordi di antenati incastonati nei filamenti del DNA e lotte millenarie tra due ordini i cui intenti e obiettivi sono diametralmente opposti, è naturale perdere, o meglio seminare, per strada innumerevoli dettagli che potrebbero e possono dare forma e vita a tante altre storie.

Lo abbiamo visto soprattutto con i fumetti, ricco e variegato corpus di opere che per la maggiore hanno chiamato in causa volti del tutto nuovi, introducendo tempi storici e setting inediti, ma che in certi casi non si sono sottratti dall’i...