Con Mafia: Definitive Edition in dirittura d’arrivo, ci sembra opportuno dedicare questo nuovo appuntamento alle tre simboliche metropoli della serie Mafia. Lost Heaven, Empire Bay e New Bordeaux guardano all’America del passato per portare in forma videoludica un gangsterismo un tempo tipico solo del cinema. Non sorprende quindi che il primo capitolo del 2002, Mafia: The City of The Lost Heaven, sia ambientato in una fittizia Chicago, negli anni Trenta, durante il Proibizionismo. Bastano questi pochi appigli per figurarsi davanti agli occhi Al Capone, mitra Thompson e completo in gessato. All’interno di questo immaginario ben consolidato, il gioco dell’allora Illusion Softworks racconta una magnifica mafia story, incentrata sulla scalata tra i ranghi della malavita italo-americana del tassista Tommy Angelo. Tale concept si può dire sia caratteristico di tutta la serie, dato che viene riproposto ciclicamente ad ogni nuovo capitolo. Tuttavia la forza di Mafia sta nel saper plasmare il t...