Con un approccio narrativo decisamente coraggioso ed intrigante Kaos Studios aveva immaginato per il suo sparatutto in prima persona Homefront un futuro ipotetico nel quale l’esercito unito delle due Coree aveva invaso gli Stati Uniti, conquistandoli grazie ad una superiorità tecnologica disarmante. Il 2025, nel gioco, era l’anno in cui gli USA per la prima volta provavano sulla loro pelle la conquista ed il gioco degli oppressori. Ma dove c’è oppressione, prima o poi sbuca la resistenza, anche se intanto il brand è passato dalle mani di THQ a quelle di Deep Silver, che ha affidato a Crytek UK il compito di farla esplodere.

“Fa davvero impressione vedere l’esercito un tempo considerato più forte del mondo ridotto a brandelli”

Quattro anni dopo l’invasione, la resistenza alza la testa, in Homefront: The Revolution. Si può controbattere alla superiorità tecnologica di un nemico solo con la conoscenza del territorio, con agguati che ne minino la s...