I numeri, parziali ed incompleti beninteso, sono spaventosi,  avveniristici, persino fantascientifici per certi versi. Il concept, base e carburante dell’intero progetto, ha il sapore di un futuro già pronto a realizzarsi entro la fine del 2019, deadline entro cui Google dovrebbe riuscire a varare Stadia in buona parte del mondo, anche se non è chiaro a quale prezzo, né in quale forma, visto che, in molti angoli del globo, le infrastrutture di rete non sono affatto al passo con il servizio che permetterà alla corporation americana di dire la sua anche nel mondo dei videogiochi da protagonista.

I più anziani, gli amanti dei progetti dalle belle speranze, sentono parlare di gioco in streaming già da parecchi anni. Uno dei casi più eclatanti, per quanto l’uso di questo termine sia assolutamente iperbolico ed ingiustificato, è stato certamente OnLive, dispositivo con controller annesso che già nel 2010 tentò, fallendo miseramente, di rivoluzionare a modo suo l’industria. Inutile dire che i...