Ventitré anni fa usciva Fallout, GdR post-apocalittico sviluppato da Interplay, catturando l’attenzione di nutrite fette di giocatori su PC. Un trend confermato l’anno successivo, nel 1998, con il secondo capitolo realizzato da Black Isle Studios. Gran parte del fascino della serie deriva dal concept, ambientato negli Stati Uniti del XXIII secolo distrutti da una guerra atomica contro la Cina comunista. Un’originalità che non risiede tanto nell’olocausto nucleare qui appena accennato, quanto nel fatto che gli Stati Uniti ritratti nel gioco, pur essendo nel futuro, sono culturalmente fermi agli anni post seconda guerra mondiale.

Il giocatore si trova quindi a operare all’interno di un mondo dilaniato dalle radiazioni ma pur sempre iper tecnologico grazie alla diffusione prebellica dell’energia atomica, e allo stesso tempo ancorato alla retorica e all’estetica di fine anni Quaranta. Uno scenario raccontato con cura, tramite una scrittura sopraffina, che attinge a piene mani dalla produzi...