Fortnite è solo una moda”: quanti di voi hanno letto o sentito questa frase, tra i vari dibattiti nati sul web, o nelle discussioni tra appassionati? Il fenomeno Fortnite Battle Royale ha infatti scatenato nell’utenza più attiva la classica (e spesso sterile) diatriba sul perché si gioca un gioco, e ovviamente quale parte sia quella giusta: chi rifiuta di appartenere alla cosiddetta massa e chi invece, dall’alto della sua straordinaria competenza videoludica, si gusta solo ed esclusivamente il meglio che il settore abbia da offrire. Le cause scatenanti di quest’approccio svilente al videogioco sono sempre le stesse: da un lato, abbiamo l’incapacità di cogliere le sfumature di un’opera che possono portare a un particolare successo (storia, direzione artistica, tema trattato, meccaniche), dovuta probabilmente a differenze individuali e personali, e ciò ci impedisce di capire perché un gioco sia così amato e apprezzato; d’altro canto, l’idea che ...