Nel momento in cui scrivo si è conclusa da un giorno la stagione competitiva nove di Overwatch. Non ho giocato moltissimo per i miei standard passati, circa 30 ore, e proprio per questo non sono neanche riuscito a sfiorare il rank oro, a causa soprattutto di un sistema di piazzamento che considera più l’andamento passato che il rendimento attuale, che ha quindi annullato le molte partite vinte in sede di qualificazione.

Considerazioni sul ranking a parte, questa stagione competitiva di Overwatch è stata molto illuminante per capire lo stato di salute attuale del gioco. Con “stato di salute” non intendo dire che il titolo di Blizzard stia scomparendo, tutt’altro, ma proprio lo status quo della fauna e dell’ecosistema del multiplayer online.

Ci vuole stomaco per giocare online ad Overwatch oggi, per una serie di motivi.

In primis è necessario fare una distinzione fondamentale sul come si gioca ad Overwatch. Se siete quel tipo di persona che gioca ogni tanto senza grossi problemi, non par...