Nonostante il salto generazione, a quanto pare non è ancora arrivato il momento di mandare in pensione PlayStation VR, periferica che ha infiammato gli animi degli amanti di tecnologia, solo un paio di anni addietro convinti che i giochi in realtà virtuale avrebbero rappresentato l’unico futuro possibile.

Sebbene la questione sia ancora senza una risposta definitiva, è certo che nei piani di molti publisher, Sony in testa, non ci sia più l’intenzione di investire chissà quali risorse in una tecnologia che palesa tutt’ora diverse problematiche congenite, dispendiosa, particolarmente pretenziosa in termini di applicazione da parte dell’utente, costretto a dotarsi di tutta una serie di periferiche, ad indossarne una buona parte e a prendere parte a sessioni intense anche sotto il profilo prettamente fisico.

Se Microsoft non è mai entrata nell’arena, e Nintendo lo ha fatto a modo suo via Nintendo Labo per così dire, nonostante i buoni risultati racimolati dal suo visore, nonostante una lis...