Verso la fine della decima stagione di Fortnite, Epic Games ha introdotto nel suo battle royale un nuovo sistema di matchmaking, ancora in vigore nel Capitolo 2. Ora che è andato totalmente a regime, i giocatori hanno iniziato a condividere le loro circostanziate opinioni riguardo il suo funzionamento e la sua efficacia, e se era facile prevedere opinioni profondamente diverse, va comunque detto che entrambe le scuole di pensiero sembrano avere valide argomentazioni a disposizione.

I fatti, prima. Il nuovo sistema di matchmaking di Fortnite è basato sulle abilità del giocatore e cerca di mettere nelle stesse partite utenti dal simile livello. L’intenzione primaria è quella di aiutare i nuovi giocatori e quelli occasionali a trovare match meno competitivi e quindi premettergli un’esperienza migliore e non frustrante. Secondo alcuni, come lo youtuber Ali-A, si tratta di un’implementazione che costringe i giocatori a partite sempre tirate. Si diventa sempre più abili, è vero, ma l’impressione è che gli sforzi al riguardo siano vanificati da una costante parificazione del livello di abilità dei rivali. Un ciclo infinito insomma, nel quale si fa fatica a trovare soddisfazione.

 

 

Non è difficile trovare pareri opposti, come quello dell’utente Reddit ItzDaemon:

 

Il nuovo sistema di matchmaking ha fatto della nuova la mia stagione di Fortnite preferita di sempre. Ho una buona mira ma non sono bravo a costruire, ero stufo di arrivare nelle fasi finali delle partite ed essere ucciso. Ora con i bot e con questo riesco ad avere un atteggiamento più aggressivo, perché so che ci sono giocatori alla mia portata.

 

 

Cosa ne pensate del matchmaking in Fortnite? Ditecelo nei commenti!

 

Fonte: IGN