Pochi giorni dopo il grande colpo di scena della rimozione di Fortnite dagli App Store di Google e Apple, e della relativa causa legale intentata da Epic Games nei confronti di Apple, quest’ultima ha risposto alla corte distrettuale del Northern District of California con nuove accuse:

Avendo deciso che avrebbe preferito godersi i benefici dell’App Store senza pagare per essi, Epic ha violato i suoi contratti con Apple, utilizzando i suoi stessi clienti e gli utenti di Apple come leva.

La causa di Apple è una risposta diretta a Epic, che invece accusa Apple di aver utilizzato pratiche anti-concorrenziali. Il 13 agosto Epic ha lanciato una nuova versione di Fortnite che bypassava il processo di pagamento standard (con cui Apple si tiene il 30% dei ricavi). Apple e Google hanno quindi rimosso l’app, che rimarrà utilizzabile dagli utenti fino alla prossima stagione. Epic ha quindi spostato la battaglia in tribunale e sui social, lanciando uno spot spettacolare che dipinge il colosso di Cupertino come un oppressore.

Come conseguenza, Apple ha minacciato di togliere l’accesso agli strumenti di sviluppo al team di Epic, l’azienda ha risposto con un’ingiunzione che impedisca ad Apple di farlo. Ma quest’ultima insiste che l’aggiornamento di Fortnite è stato pubblicato con la consapevolezza delle conseguenze, danneggiando in primis gli utenti.

Nel riportare la notizia, The Verge sottolinea che Phil Schiller di Apple ha confermato che Tim Sweeney di Epic voleva che l’app ricevesse un trattamento speciale per le transazioni, con una percentuale concordata inferiore al 30%: “Voleva cambiare in modo sostanziale il modo in cui Epic offre le app sulla piattaforma Apple.” Apple ha rifiutato, ed Epic ha deciso di procedere sulla sua strada.

Apple conferma che riaccoglierà Fortnite sul suo App Store se il gioco aderirà nuovamente al regolamento:

Apple vuole Epic su iOS. Apple vuole che i consumatori abbiano accesso ai giochi che amano, sviluppati da Epic o da chiunque altro. Inoltre il successo di Epic e di tanti altri sviluppatori è ciò che Apple ha sempre desiderato. Ma il successo di Epic non lo autorizza a pretendere che la Corte si metta in mezzo e rimedi ai danni che ha causato consapevolmente, anche perché non vi sono basi legali per farlo.

Fonte: The Verge