Una ricalibrazione è quanto Marvelous First Studio ha effettuato in Fate/EXTELLA LINK, sequel diretto di Fate/EXTELLA: The Umbral Star, ludicamente identico al suo predecessore, in quanto come esso hack and slash di massa, praticamente musou, ma per fortuna privo della sua soverchiante mole di testo scritto, del tutto comparabile a quella di una visual novel. Un’operazione che non eleva particolarmente il valore della produzione, ma che di sicuro la rende largamente più universale, perché godibile con poco, visto un sistema di combattimento in sostanza fondato sul button mashing, senza la pesantezza del doversi sorbire minuti e minuti di dialoghi, descrizioni e quant’altro per capire qualcosa della storia.

Una storia che, in realtà, anche al netto della riduzione dei testi e di una quindi maggiore efficacia narrativa, pienamente comprensibile non lo è del tutto. Lo è sicuramente nelle sue basi, quelle che raccontano l’affacciarsi di una nuova minaccia sul SE.RA.PH