Quella dei metronotte è già di per sé una professione dai risvolti inquietanti e turbanti. Muoversi di notte, magari accompagnati unicamente dal ristretto fascio di luce di una torcia, scrutando continuamente tra le ombre, perennemente in cerca di segni di effrazione, con le orecchie tese a scandagliare eventuali rumori sospetti, difficilmente è una di quelle attività che uno si augura di dover svolgere notte dopo notte.

Figuriamoci se possa mai esserci qualcosa di piacevole, o divertente, nel prestare i propri servigi all’interno di un locale che si fregia di una sinistra collezione di animatronics che, senza alcun apparente motivo, con lo scoccare della mezzanotte prende vita, tramutandosi in un’orda famelica, desiderosa di ridurre a brandelli chiunque gli capiti a tiro.

Il turno di guardia dell’anonimo protagonista di cui vestirete in primissima persona i panni ha le fattezze di un’avventura a metà strada tra il survival horror e il puzzle game. Assediati nella sala di sicurezza del...