Gli horror sono il genere più “semplice” per la realtà virtuale: immergendo completamente il giocatore in un mondo fatto di incubi, mostri e terrore, gli sviluppatori possono permettersi esperienze non troppo complesse ma di sicuro effetto. Se Until Dawn: Rush of Blood si basa sui classici canoni del gore anni ‘80, Here They Lie cerca un approccio più complesso, costruendo un mondo che, almeno in teoria, si ispira agli horror psicologici di lovercraftiana memoria.

The Tangentlemen, il team dietro al gioco, ci trasporta in una città surreale, tutta virata sul bianco e nero dove, oltre a un vago senso di paura, dovremo pure fuggire da una serie di creature non proprio amichevoli. Here They Lie prova a fare una cosa molto complessa: permette di muoversi liberamente nel mondo di gioco usando lo stick sinistro del DualShock per camminare e, ovviamente, mappando lo spostamento della testa tramite Playstation VR. La combo è rischiosa perché quando i due movimenti non sono calibrati alla perfe...