Sull’ormai passata generazione, PlayStation 4 e Xbox One, NBA 2K21 ci aveva convinti, ma fino ad un certo punto. Simulazione sontuosa, beninteso, in quasi tutti gli aspetti, qua e là tradiva una certa fretta da parte degli addetti ai lavori, chiaramente impegnati su due fronti, contemporaneamente coinvolti nell’edizione next-gen che, per forza di cose, avrebbe dovuto presentarsi in forma smagliante ai nastri di partenza.
Una meccanica di tiro non proprio intuitiva, poi rivista tramite patch; l’anacronistica predilezione e indiretta incentivazione del gioco in post, a discapito delle più moderne strategie che permettono di liberare facilmente i tiratori piazzati dietro la linea dei tre punti; una modalità carriera che poggiava su una trama fin troppo scontata e telefonata; tutte piccole cose che non tornavano.
Microscopiche sbavature, beninteso, che tuttavia restituivano chiaramene l’idea di una produzione meno curata e revisionata del solito...
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