Internet non ha cambiato solo la fruizione dei videogiochi, ha ribaltato anche i tradizionali canoni produttivi: da un lato abbiamo piattaforme come Kickstarter che, seppur con molti inceppi, stanno strappando le produzioni indipendenti alla dittatura dei grandi marchi e, dall’altro, abbiamo esperimenti ancora più avanzati, che sfruttano l’eterna connessione data dalla rete per immaginare nuovi modelli di lavoro. Ori and the Blind Forest nasce proprio da questa fortunata coincidenza. Moon Studios non esiste, o meglio, non lo troverete su Google Maps o sull’elenco telefonico: niente uffici, niente portinerie, niente open space con computer, cavi e devkit. I creatori di Ori and The Blind Forest sono un collettivo che esiste solo online e che ha lavorato per quattro anni senza incontrarsi quasi mai, almeno finché Microsoft non ha deciso di investire e comprare a tutti un bel biglietto intercontinentale.

Ori, dunque, nasce in quel sottobosco della rete che, negli ultimi anni, ci ha regalat...